Introduzione sezione Sanzioni finanziarie internazionali

Sanzioni finanziarie internazionali

Le sanzioni finanziarie internazionali, che rientrano tra le misure restrittive utilizzate per contrastare l’attività di Stati, individui o organizzazioni che minacciano la pace e la sicurezza internazionale, consistono nel congelare fondi e risorse economiche posseduti in Italia da persone o organizzazioni di un paese straniero e pertanto nel divieto di disporne. Il congelamento dei fondi e delle risorse economiche è anche uno strumento fondamentale nel contrasto al finanziamento del terrorismo.
Le sanzioni possono essere adottate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite con delle risoluzioni, decise ai sensi del capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite, che ciascuno Stato membro dell’ONU ha l’obbligo di applicare. Inoltre, le sanzioni possono essere adottate o autonomamente decise dall’Unione europea tramite regolamenti del Consiglio, immediatamente esecutivi in ogni Stato membro per assicurarne la tempestiva e contestuale applicazione.
Sul sito della Commissione europea può essere consultato l’elenco delle sanzioni in vigore. Inoltre, la “EU sanctions map”, adottata su iniziativa della presidenza estone, offre una mappa visiva delle misure sanzionatorie adottate dal Consiglio.

 

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Per l’Italia, il Comitato di Sicurezza Finanziaria è l’autorità competente per l’attuazione di tali misure in materia.

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